ITAP - REA

L’utilizzo di Protesi Intraossee Transcutanee per Amputazione (ITAP - Intraosseous Transcutaneous Amputation Prosthesis) in associazione ad amputazioni parziali è una nuova tecnica per il trattamento di neoplasia appendicolare, compromissione vascolare o neurologica irreversibile o traumi gravi.

Lo sviluppo di questa strategia piuttosto che la scelta di un’amputazione totale si è resa necessaria in quanto, nonostante cane e gatto riescono a tollerare bene l’andatura tripode, si possono sviluppare alterazioni dell’andatura e problemi muscoloscheletrici, nonché dolori.

Rispetto ai sistemi tradizionali per amputazione, l’ITAP (Intraosseous Transcutaneous Amputation Prosthesis) è un tipo di protesi per amputazioni che si basa su un'interfaccia osso-protesi innovativa. Questo sistema di protesi è progettato per consentire un collegamento diretto tra l'impianto osseo residuo e la protesi, attraverso l'utilizzo di un perno che penetra attraverso la pelle e si inserisce nell'osso amputato.

L'ITAP è progettato per fornire una maggiore stabilità e controllo della protesi rispetto ai tradizionali sistemi di interfaccia esterna. L'inserimento del perno nell'osso amputato favorisce l'ancoraggio diretto della protesi, consentendo un migliore trasferimento del carico e una maggiore sensazione di controllo e feedback.

Anche questa tecnica, però, non è esente da limiti e complicazioni, prima tra tutte le infezioni, in quanto il piolo transcutaneo rompe la barriera epiteliale e può essere il veicolo di patogeni verso l’osso e i tessuti molli circostanti.

Va comunque evidenziato che anche le tecniche tradizionali d’amputazione, con sistemi di esoprotesi da presa, hanno importanti problemi associati all’interfaccia protesi-pelle, come: erosioni, ulcere, rotture della cute o limitazioni dovute alla scarsa tolleranza del sistema esoprotesico da parte del paziente e le relativa complicazioni che devono essere gestite dai proprietari degli animali.

Il sistema protesico ITAP – REA di Arthemidex è stata studiata e progettata per superare questi limiti ed offrire le migliori cure e qualità di vita possibile ai propri animali e anche ai loro proprietari.

Infatti l’ITAP-REA permette:

  • una maggiore stabilità e controllo della protesi esterna, attraverso un perno metallico transcutaneo intramidollare che s’innesta nell’osso dell’arto amputato, favorendo il corretto scarico delle forze di carico che vengono trasferite direttamente dal piede artificiale e permettendo uno sviluppo muscolare simile alla normalità.

  • Limitazione alle infezioni, attraverso un innovativo sistema a flangia porosa in materiale antibatterico inserito immediatamente sotto l’epidermide che impedisce che tali eventi possa generarsi.

  • un immediato recupero della deambulazione, grazie ad un unico intervento chirurgico senza attendere la rigenerazione del callo osseo e della cicatrizzazione cutenea e all’osteointegrazione del perno intramidollare.

  • eliminazione dei tempi d’attesa per l’intervento d’amputazione, grazie alla pronta disponibilità del sistema pronto all’uso perché prodotto in serie nelle diverse taglie secondo le necessità anatomiche dei pazienti.

ITAP-REA è un sistema per la fissazione ossea intramidollare e percutanea di esoprotesi di arto. Rientra nella categoria dei sistemi a fissazione ossea endomidollare di tipo Axolotl ed è un sistema modulare tramite il quale una esoprotesi di arto viene connessa direttamente alla porzione di osso rimanente in pazienti amputati.

Il sistema ITAP-REA è composto da quattro componenti:

  • Un FITTONE ENDOMIDOLLARE: elemento impiantabile principale di collegamento tra l’osso lungo dell’arto amputato e la protesi esterna. Il fittone è cilindrico con una base filettata per accoppiamento con il fittone percutaneo e contestualmente per il bloccaggio in situ della placca laterale di stabilizzazione. L’apice prossimale del fittone è dotato di un sistema d’avvistamento. La parte distale del fittone è ricoperta da una struttura porosa per il fissaggio iniziale che accelerare la ricrescita ossea. Viene realizzato in vari diametri e lunghezze per adattarsi alle varie anatomie della popolazione paziente target.

  • Un FITTONE PERCUTANEO: componente transcutanea del sistema che connette il fittone endomidollare alle componenti esterne, fungendo da sito di aggancio extracutaneo su cui viene montata l’esoprotesi d’arto o singolo piedino. Il fittone possiede prossimalmente una flangia con sede filettata per l’accoppiamento con il fittone endomidollare e l’alloggiamento della placca laterale. Sulla flangia esiste una sede per impedire la rotazione della placca laterale. La parte esterna al corpo del fittone percutaneo è dotata di un sistema per il fissaggio delle componenti esterne e di una cuffia di contenimento e sutura della cute. Viene realizzato in vari diametri e lunghezze per adattarsi alle varie anatomie della popolazione paziente target.

  • Una PLACCA LATERALE DI SOSTEGNO: si tratta di una placca per trasferire parzialmente il carico dalla componente endomidollare al fittone percutaneo. La placca è dotata prossimalmente di fori per viti. La parte distale è caratterizzata da una sezione anulare che permette la connessione fissa alle altre due componenti. La sezione anulare è dotata di un sistema di antirotazionale. Altra caratteristica della placca è di essere dotata, nella zona di collegamento tra la placca vera e propria e la sezione anulare, di un meccanismo di deformazione elastica che permette di ammortizzare il carico trasferito tra le due componenti a fittone. Questo sistema è realizzato per evitare il fenomeno del passaggio di carico fra le viti prossimali e il fittone percutaneo, ovvero per impedire che il carico si trasferisca direttamente dalla parte prossimale della placca alla parte prossimale del fittone percutaneo mantenendo in scarico il fittone endomidollare e causando una possibile non integrazione dello stesso. Il meccanismo di “dinamicizzazione” della placca viene realizzato tramite una diminuzione di sezione della placca nella zona distale. all’interno di questa diminuzione può essere alloggiato un corpo elastico ammortizzante ad esempio tipo molla a tazza. Viene realizzata in vari diametri e lunghezze per adattarsi alle varie anatomie della popolazione paziente target.

  • Una CUFFIA DI RITENZIONE E SUTURA DELLA CUTE: è una componente a forma di disco pluriforato che viene agganciata al fittone percutaneo al di sotto della zona di connessione con le altre componenti. È realizzata di materiale poroso ed ha la funzione di ritenzione delle parti molli rimanenti e di supporto per la sutura della pelle. Grazie ad un processo antibatterico legato direttamente nel materiale di titanio di produzione, garantisce un sigillo biologico di lunga durata limitando la propagazione di infezioni. Viene realizzata in vari diametri per adattarsi alle varie anatomie della popolazione paziente target.